Bunker now #2

FOTOGRAFIE DI SPIONAGGIO – LA COSTRUZIONE DEI BUNKER DEL VALLO ALPINO IN ALTO ADIGE

ALESSANDRO BERNASCONI – HEIMO PRÜNSTER

bunkerforum KASEMATTE IN COLLABORAZIONE CON FOTO-FORUM BOLZANO

Inaugurazione: 09.01.2016
Durata mostra: 12.1. – 30.1.2016
Luogo: foto-forum, Bolzano

In questa mostra, Alessandro Bernasconi e Heimo Prünster mostrano fotografie di spionaggio degli anni 1940-43, che documentano i lavori di costruzione del Vallo alpino italiano (“Vallo Alpino Littorio”) in Alto Adige. La grande struttura militare, eretta dal regime fascista sotto stretta segretezza e destinata a fornire protezione dalla Germania alleata, fu fotografata – segretamente – dal Reich tedesco durante la costruzione.

Negli anni successivi al 1935, ma soprattutto dal 1939 al 1942 in relazione all’annessione dell’Austria al Reich tedesco, il regime fascista di Roma commissionò il completamento del vallo alpino a nord al confine con il Reich tedesco. Ad ovest verso la Francia e ad est verso la Jugoslavia, il confine alpino era già stato fortificato in precedenza.
Per l’Alto Adige sono così stati progettati quasi 800 bunker, di cui in diverse fasi di costruzione circa 400 sono stati costruiti, parte dei quali rimasero incompiuti fino alla sospensione dei lavori nrll’ottobre del 1942. Uno dei motivi della sospensione fu la protesta del Terzo Reich, che al tempo era alleata con l’Italia.
Testimonianza di questa diffidenza tra i due alleati non sono solo gli edifici del vallo alpino, ma anche queste fotografie di spionaggio, che il Reich tedesco fece realizzare con l’aiuto delle più recenti possibilità tecniche come le pellicole a infrarossi o i forti teleobiettivi dal VKS (Völkischer Kampfring Südtirols). Le pellicole e le lastre utilizzate sono incluse Perutz Topo, Perutz Silver Eosin, Infrarossi 800 hard.
Le circostanze segrete durante la produzione delle fotografie sono chiaramente visibili nelle stampe: molte sono state scattate in fretta e in pericolo di essere scoperte. Alcune di esse sono state prese da auto o treni in movimento e sono sfocate, mentre altre sono state prese da punti di osservazione effettivamente sfavorevoli ma difficilmente visibili e quindi sicuri. Altri ancora sono stati presi da grandi distanze di oltre 20 chilometri.
In questo modo sono state scattate utili fotografie documentarie, che sono servite come base per rendere riconoscibile la posizione, le dimensioni, la natura e il progresso costruttivo di un’infrastruttura militare nemica.

Le fotografie sono speciali per un ulteriore motivo: sono gli unici documenti visivi che mostrano le dimensioni della grande struttura del vallo e i cambiamenti paesaggistici che la struttura ha comportato. I bunker sono stati accuratamente mimetizzati dopo l’interruzione dei lavori di costruzione e sono tuttora difficili da distinguere nel paesaggio.
In un periodo complessivo di due anni sono stati gettati circa 1,5 milioni di metri cubi di calcestruzzo da ca. 19.000 lavoratori regolarmente retribuiti in oltre 400 cantieri in Alto Adige. Per costruire i bunker, lo stesso volume della struttura doveva prima essere scavato dalla terra o dalla roccia  prima che dei lavori di edificazione. Nel complesso, nella parte altoatesina del vallo alpino, è stato versato un volume di calcestruzzo uguale a un volume di 100 x 100 metri in pianta e un’altezza di 150 metri.
La dimensione della logistica del materiale e della manodopera è difficile da immaginare, soprattutto considerando le possibilità tecniche del tempo e i tempi di guerra.

Queste immagini fotografiche della fase costruttiva sono documenti pittorici unici e quindi importanti del Vallo Alpino.

Dopo il successo della mostra una vivace richiesta, in seguito le foto sono state pubblicatenella pubblicazione:

L’OCCHIO INDISCRETO – I bunker del Vallo Alpino in Alto Adige visti attraverso le fotografie di spionaggio germanico. Una storia per immagini.

2016, Curcu & Genovese editore, Trento. ISBN: 978-88-6876-121-9

ALESSANDRO BERNASCONI
Esperto del vallo alpino, autore di numerevoli artocoli e pubblicazioni, tra cui: “Il Vallo Alpino Littorio in Alto Adige” Trento: Temi 1999. Vive a Bronzolo.

HEIMO PRÜNSTER
Architetto e membro fondatore dell’associazione “bunkerforum KASEMATTE”. Vive e lavora tra Cornaiano e Vienna.